Firenze, culla rinascimentale

Simbolo del Rinascimento italiano, Firenze fu un insediamento etrusco fin dal 200 a.C.. Rifondata nel 59 a.C. dai Romani, saccheggiata a più riprese dalle popolazioni barbariche, la città si riprende attorno al Mille e conosce la sua età dell’oro nel Quattrocento, vivendo un secolo di incomparabile intensità culturale ed artistica. In seguito all’affermazione della Signoria dei Medici, nasce il Granducato di Toscana che fino al 1737 governerà città e territori circostanti. Dal 1865 al 1871 Firenze è anche capitale del Regno d’Italia.

I Medici furono una delle più prestigiose famiglie nobiliari d’Europa; banchieri potenti tennero le redini di Firenze e della Toscana per oltre tre secoli dando i natali a tre papi e a due regine di Francia. Cosimo il Vecchio avviò alla grandezza la stirpe Medicea, mecenate prodigioso che accolse nella sua corte pittori, architetti ed umanisti in grado di accendere e guidare la stagione culturale della rinascenza. Il nipote di Cosimo, Lorenzo il Magnifico è modello del princeps rinascimentale, abile politico e capo carismatico ed erudito.

Nel magnifico centro storico, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, è possibile individuare due perni fondamentali: il centro spirituale della città, Piazza Duomo, insieme a quello politico e culturale, Palazzo Vecchio e l’adiacente Galleria degli Uffizi. Da un lato quindi il Battistero di San Giovanni, capolavoro quattrocentesco del Ghiberti dalla pianta ottagonale, il tetto a piramide, le splendide porte bronzee, che fronteggia il gotico e slanciato Campanile di Giotto e la Cattedrale di Santa Maria del Fiore con la cupola del Brunelleschi. A qualche centinaio di metri, in prossimità dell’Arno, sorgono invece quei capolavori monumentali come Palazzo Vecchio o della Signoria, massima opera civica della città, e la celeberrima Galleria degli Uffizi, tra i musei più importanti al mondo e scrigno di capolavori della pittura italiana dal XII al XVII secolo.

Tra le innumerevoli glorie artistiche di Firenze non si possono dimenticare il Ponte Vecchio e i suoi magnifici scorci, gli antichi fasti ducali e monarchici di Palazzo Pitti, opera del Brunelleschi (1458) ed edificio più maestoso di Firenze, il bellissimo giardino all’italiana di Boboli, le basiliche di Santo Spirito e Santa Maria Novella, quest’ultima mirabile esempio di architettura gotica, ed infine la raggiante vista dal panoramico Piazzale Michelangelo che in un solo sguardo permette al viaggiatore di abbracciare l’intero paesaggio cittadino e di innamorarsene a prima vista.

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